Ci sono molti motivi per cui una persona possa vivere un disagio, dalla nostra esperienza i principali problemi sono due; ansia e depressione .
Queste due parole vengono spesso utilizzate nel gergo comune “oggi mi sento depressa/o”, “ mi sento ansiasa/o”. Queste situazioni fanno parte della vita di ogni giorno e non devono farci preoccupare.
La tristezza è un sentimento che tutti proviamo, quando è però che diventa depressione? Vi sarà capitato di avere una amico o un conoscente, che non abbia più voglia di fare niente, che si senta spento, che esce poco e mal volentieri, che mostri difficoltà lavorative. Questi sono veri aspetti depressivi, quando la tristezza e il senso di vuoto diventano cronici e fagocitano ogni ambito della nostra vita. La depressione è insidiosa si mostra con molte facce, non è da identificare solo con l’abbassamento dell’umore; a volte una persona sempre arrabbiata ed estremamente litigiosa, può presentare una depressione celata.
La depressione spesso va a braccetto con l’ansia.
L’ansia tocca tutti nella vita, è un aspetto quotidiano ed esperienziale. Bisogna però distinguere come per la tristezza, che tipo di ansia stiamo vivendo. L’ansia è positiva nella misura in cui in alcune occasioni della vita ci aiuta a riconoscere pericoli ed evitarli, ci permette di tenere una tensione emotiva per giungere un obiettivo. Quando è che questa diventa negativa per la persona? Ciò accade quando l’ ansia ci accompagna giornalmente, quando questa ci blocca, ci confonde ed a volte, come nell’attacco di panico, ci paralizza. Il panico però non è un nemico, ma ci aiuta a riconoscere che abbiamo un problema e che poiché è molto fastidioso ed invalidante ci porta a chieder aiuto.
L’ansia e la depressione sono due mostri che fanno molta paura, alla persona può sembrare di avere perso il controllo di sé, di non ricondurre le sue emozioni ad una circuito di “causa ed effetto”, nel riconoscere cosa sia successo nella vita o dentro di noi che ci porta a provare un determinato sentimento; ad esempio un lutto, una separazione e molto altro. Questo stato d’animo è ciò che ci porta a chiuderci, a ritirarci dalla vita sociale o a volte lavorativa. “Perche devo uscire con gli amici se fuori casa sto male?” Perche mi devo alzare ogni mattina se vorrei solo dormire e non vedere nessuno?”. Più l’ansia e la tristezza ci invadono, maggiormente la persona tende a rimpiegarsi in sé stesso ed è cosi che inizia un circolo vizioso, in cui la casa diventa il rifugio più sicuro dove passare le proprie giornate.
Il primo passo, dunque è cercare di rompere il circolo , prendersi cura della difficoltà, ammettendo con sé stessi il disagio che si vive e chiedendo aiuto.
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